Sauro Pari, presidente di Fondazione Cetacea, racconta della chiusura del delfinario di Rimini e di come il delfino Mary G., del parco Oltremare di Riccione, sia stato prima sfruttato e poi lasciato morire.
In questa intervista, Sauro Pari, presidente di Fondazione Cetacea, parla della chiusura del delfinario di Rimini, avvenuta nell'estate del 2013. Gli animali posti sotto sequestro e trasferiti all'acquario di Genova. I quattro delfini, purtroppo, sono stati semplicemente spostati da una vasca a un'altra, ma la chiusura di un posto che per anni ha portato sofferenza e morte a decine di animali è stato un fatto senza precedenti in Europa.
I quattro delfini erano costretti a sopravvivere in un'unica, piccolissima vasca, a esibirsi 7 giorni su 7 e venivano continuamente somministrati loro sedativi (valium) e ormoni per limitare l'aggressività dovuta a una vita in vasca e per evitare accoppiamenti tra consanguinei proibiti dalle leggi.
Sauro Pari spiega i perchè della chiusura del delfinario di Rimini e commenta le intenzioni dei gestori di riaprire introducendo specie animali meno tutelate dalle leggi, come i leoni marini.
Nella seconda parte dell'intervista, Sauro Pari racconta la triste storia di Mary G., il delfino diventato l'attrazione principale del parco Oltremare di Riccione, sulla quale sono state inventate storie e favole per attrarre sempre più turisti.
Ma quando Mary si ammala, non viene curata adeguatamente, viene lasciata peggiorare di giorno in giorno; la Fondazione Cetacea cerca di intervenire per aiutarla, cerca di studiare un progetto per riabilitarla e reinserirla gradualmente in mare, ma Oltremare impedisce loro anche solo di vederla, sostenendo che stia bene e sia in buona salute anche pochi giorni prima della sua morte.
Sauro Pari racconta quei giorni, spiega cosa si sarebbe potuto fare per aiutare Mary e che gli è stato impedito, mostrando a tutti l'evidente interesse economico delle strutture che, come Oltremare, sfruttano gli animali in cattività.
Le armi più potenti che abbiamo per aiutare gli animali prigionieri nei delfinari sono il boicottaggio e l'informazione. Scegliendo di non finanziare chi sfrutta gli animali e invitando gli altri a fare altrettanto, potremo fare in modo che questi luoghi di sofferenza chiudano per sempre.
Cosa puoi fare tu!
Non frequentare zoo, acquari delfinari: non finanziare chi sfrutta gli animali. Informa anche gli altri!
Distribuisci a bambini e ragazzi l'opuscolo che spiega perché evitare le strutture che imprigionano animali.