Liberazione a volto scoperto di 5 galline

Una iniziativa per mostrare a tutti la sofferenza cui sono sottoposte le galline ovaiole

Settembre 2010: gli attivisti dell'associazione spagnola Uguaglianza Animale sono entrati in un allevamento di 160.000 galline usate e sfruttate per la produzione di uova, per compiere quello che viene chiamato un "riscatto aperto", cioè una liberazione fatta a volto scoperto e pubblicizzata.

Nelle gabbie gli attivisti hanno trovato innumerevoli animali feriti, deformi e in fin di vita.

È impossibile liberare 160.000 galline, ma è possibile offrire a qualcuna di loro una vita degna di essere vissuta. Così, cinque galline sono state liberate e condotte in un luogo sicuro, dove vivranno per il resto della loro vita libere da qualsiasi forma di sfruttamento.

Le liberazioni a volto scoperto sono importanti per diversi motivi.

In primo luogo perché vengono salvati concretamente degli individui, in questo caso 5 galline, a cui viene offerta una nuova vita in libertà. Questo tipo di liberazioni ha come scopo principale, come d'altronde il veganismo, la liberazione animale. Significa liberare un animale che viene sfruttato, che non è un essere inferiore e da libero verrà trattato come un individuo, non come una cosa.

Le liberazioni a volto scoperto sono importanti anche a livello ideologico perché trasmettono attraverso i mezzi di comunicazione il concetto che gli animali soffrono terribilmente quando vengono sfruttati e che sono proprio come noi, la sola cosa che vogliono è vivere secondo le loro necessità e i loro desideri.

Inoltre le immagini ottenute durante la liberazione possono essere successivamente utilizzate in diverse campagne di informazione, come nei cartelloni, negli opuscoli e nei video.

Per tutti questi motivi una liberazione a volto scoperto è un metodo molto efficace per difendere gli animali.

Perché nessun animale è uno schiavo.

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