Le nostre vite e quelle degli altri animali sono intrecciate, in tanti modi di cui spesso non ci rendiamo conto e per questo ci capita di compiere azioni che causano danni agli animali. A volte siamo consapevoli della sofferenza che infliggiamo ma pensiamo non se ne possa fare a meno, altre volte non ci rendiamo affatto conto delle conseguenze delle nostre azioni, che ci paiono normali e innocenti.
È considerato normale usare gli animali per tutto quanto ci pare "utile" o "divertente": tenerli prigionieri in gabbie nei circhi e negli zoo, comprarli nei negozi, usarli nei laboratori, mangiarli, usare la loro pelle e pelliccia, è ormai così abituale che non ce ne accorgiamo nemmeno, e non ci rendiamo conto della sofferenza che, senza farlo apposta, la nostra vita di tutti i giorni causa a milioni di animali.
Non occorre rivoluzionare la propria vita, per evitare di nuocere agli animali. È sufficiente prestare più attenzione a quanto facciamo e alle conseguenze di tanti comportamenti che finora abbiamo seguito solo per abitudine, o perché sono considerati "normali" nella nostra società. Occorre raggiungere maggior consapevolezza e conoscenza, e quindi scegliere, con la nostra testa, il comportamento da seguire, anziché seguire sempre e solo "la massa". Potremo così essere i protagonisti del cambiamento della società e delle consuetudini che la regolano. Non bisogna dimenticare che un tempo la schiavitù, o la sottomissione delle donne, erano situazioni del tutto accettate e indiscutibili, e che lo sono ancora in alcune parti del mondo, ma qui non più. Si tratta "solo" di fare ancora qualche passo in avanti, qui e ora.
Far soffrire e morire gli animali è in nostro potere, non è un nostro diritto; è anche in nostro potere, e nostro dovere, evitarlo. Il nostro invito è non continuare a fare del male a causa di una non-scelta. Per poter scegliere, occorre sapere, conoscere la realtà dello sfruttamento degli animali, e conoscere le tante alternative possibili per evitarlo.
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